Giunto alla quinta edizione, il Festival De André è un appuntamento atteso e  una solida realtà del panorama culturale. A Brescia, ma non solo: grazie alle sue produzioni e proposte originali, la rassegna è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di Fabrizio De André e delle sue canzoni.

In occasione del quarantesimo anniversario della pubblicazione, il Festival 2024 sarà dedicato all’album “Crêuza de mä”, disco rivoluzionario tanto per la scelta del dialetto genovese quanto per la capacità di creare nuovi mondi sonori.

L’album, che affrontando il tema del viaggio e dei conflitti nel Mediterraneo conserva una grande attualità, sarà come sempre al centro di incontri, concerti, performance teatrali, presentazioni di libri, produzioni originali che approfondiranno e racconteranno i molti temi suggeriti dalle sette canzoni nate dalla collaborazione tra il cantautore genovese e il bresciano Mauro Pagani.

Tra le molte iniziative previste, mi piace ricordare in particolare la nuova produzione originale dedicata a “Crêuza de mä” intrecciando musica, teatro e arti visive, che si terrà nella cornice del programma inaugurale del nuovo Teatro Borsoni, e l’incontro in carcere dedicato al tema del riscatto attraverso l’arte e la cultura.

Siamo convinti che le canzoni di De André rappresentino anticorpi contro la prevaricazione e le diseguaglianze: riproporle da punti di vista diversi, coinvolgendo attivamente il territorio, significa offrire un contributo per la crescita di una sensibilità comune e per la costruzione di una società più giusta.

Proveremo a farlo con strumenti semplici, gli stessi che ci ha lasciato Fabrizio De André: parole, musica, idee. Per stimolare riflessioni, creatività, impegno, seguendo le antiche «mulattiere di mare».

Il Festival torna dal 22 settembre al 5 ottobre
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